Polveri sottili e particolato atmosferico: cosa sono e come vengono rilasciate nell’aria.

By 26 Febbraio 2019Informazioni

Si sente spesso parlare del rapporto fra polveri sottili ed inquinamento, ma di frequente non è chiaro cosa siano in realtà queste particelle e quali siano le cause principali dell’aumento della loro diffusione sul pianeta.
Scopriamo in una serie di passaggi, cosa bisogna sapere per difendersi e per ridurne le emissioni, anche stando comodamente seduti nella propria casa.

Cosa sono le polveri sottili:

Le polveri sottili sono una parte del particolato atmosferico, cioè di tutte le piccole particelle sospese nell’atmosfera terrestre.
Sono definite sottili perché di dimensioni ridottissime, tanto che in chimica ambientale vengono misurate in micrometri ( µm ).
Proprio per le loro dimensioni , che possono andare dai 10 µm a meno di 2,5 µm, restano sospese nell’aria sotto forma di aerosol atmosferico, provocando danni anche gravi all’equilibrio ambientale.
Possono anche essere respirate da uomo ed animali, con conseguenze anche gravi per la salute (per saperne di più leggi anche: Perché le polveri sottili sono pericolose?).

Cosa sono le polveri sottili PM10 e quali altri tipi di particolato esistono

Quando si effettuano in laboratorio delle analisi del particolato atmosferico le polveri sottili vengono divise per comodità in:
– particolato grossolano
– PM 10
– PM 2,5
– PM 1
– PM 0,1
– Nanoparticelle
I numeri indicano le dimensioni delle particelle in µm, è sono una semplice convenzione perché, in realtà la distinzione non è mai così netta per una questione di tecnologia degli strumenti di laboratorio.
Quando si deve comprendere approssimativamente il livello di inquinamento di una determinata area geografica, si prendono in considerazione PM 10 e PM 2,5.
Sono quelle emesse in maggiore quantità dalle attività umane e quindi anche le più pericolose per la salute e per l’ambiente.

Come si formano le polveri sottili: le cause

Il pulviscolo atmosferico si forma in seguito ad eventi naturali ed alle attività così dette antropiche.
Le fonti antropiche di particolato sono rappresentate da processi industriali, dagli scarichi delle automobili, dagli inceneritori ed anche da alcuni impianti di riscaldamento e condizionamento della casa meno moderni.
Ben il 50% di tutto il PM 10, in Italia, deriva dal settore residenziale (ISPRA 2016) e secondo altri dati APAT, il 4% delle emissioni di polveri sottili è dovuto alla produzione di energia per le attività domestiche.
Risulta evidente quindi come sia importante, se si ha a cuore il pianeta e la propria salute, conoscere tutte
le soluzioni per ridurre le emissioni (link all’articolo 3 sul termine ridurre le emissioni) ed assicurarsi di
avere impianti domestici all’avanguardia.
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